mercoledì 25 febbraio 2015

LA REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA E FISCALE VA MANTENUTA FINO ALL'AGGIUDICAZIONE



La regolarità contributiva e fiscale, richiesta come requisito indispensabile per la partecipazione ad una gara di appalto (ai sensi dell’art. 38 del D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 138), deve essere mantenuta per tutto l’arco di svolgimento della gara fino al momento dell’aggiudicazione.
Questo indirizzo giurisprudenziale è “convincente e condivisibile”, afferma il Consiglio di Stato (Sezione Quinta) con la sentenza n. 681/2015 depositata il 10 febbraio.  
Sussiste infatti “l’esigenza della stazione appaltante di verificare l’affidabilità del soggetto partecipante alla gara fino alla conclusione della stessa, restando irrilevante un eventuale adempimento tardivo degli obblighi contributivi e fiscali, ancorché con effetti retroattivi (Cons. Stato, sez. VI, 2 maggio 2011, n. 2580), giacché la (ammissibilità della) regolarizzazione postuma si tradurrebbe in una integrazione dell’offerta, configurandosi come violazione della par condicio”.
Non si può peraltro ritenere “che i debiti sorti successivamente al termine di presentazione delle offerte non siano computabili, quasi che il requisito della regolarità fiscale e contributiva si potesse cristallizzare in uno con lo spirare del termine sopra indicato o che la stessa irregolarità possa risultare irrilevante per un tardivo adempimento”.
Il CdS rammenta che l’Adunanza Plenaria con la sentenza 16 aprile 2012, n. 8, ha enunciato il seguente principio di diritto: 
ai sensi e per gli effetti dell’articolo 38, comma 1, lett. i), d. lgs. 163 del 2006, anche nel testo anteriormente al d.l. n. 70 del 2011, secondo cui costituiscono causa di esclusione dalle gare di appalto le gravi violazioni alle norme in materia previdenziale e assistenziale, la nozione di violazione grave non è rimessa alla valutazione caso per caso della stazione appaltante, ma si desume dalla disciplina previdenziale, e in particolare dalla disciplina del documento unico di irregolarità contributiva; ne consegue che la verifica della regolarità contributiva delle imprese partecipanti a procedure di gara per l’aggiudicazione di appalti con la pubblica amministrazione è demandata agli istituti di previdenza, le cui certificazioni (d.u.r.c.) si impongono alle stazioni appaltanti, che non possono sindacare il contenuto.

giovedì 19 febbraio 2015

CONTRIBUTO AD ANAC IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2015



ISTRUZIONI OPERATIVE RELATIVE ALLE CONTRIBUZIONI DOVUTE, AI SENSI DELL'ART. 1, COMMA 67, DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 2005, N. 266, DAI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2015

L’Autorità, al fine di illustrare le modalità di riscossione della contribuzione dovuta dalle stazioni appaltanti ed enti aggiudicatori, dagli operatori economici e dalle società organismo di attestazione, di cui alla Delibera del 09 dicembre 2014 “Attuazione dell’art. 1, commi 65 e 67, della Legge 23 dicembre 2005, n.266, per l’anno 2015”,  ha emanato le seguenti istruzioni operative.

giovedì 12 febbraio 2015

APPALTI E DUVRI



La Corte di Cassazione con la sentenza n. 5857/2015 si è espressa in tema di sicurezza sul lavoro, nonché di valutazione dei rischi e presenza di soggetti esterni. I giudici hanno quindi chiarito che ai fini dell’analisi sulla valutazione dei rischi (art. 26 del D.Lgs n. 81/2008) e della redazione del documento unico di valutazione dei rischi interferenti (DUVRI), il datore di lavoro committente deve tener conto della presenza di ditte (appaltatori o subappaltatori) o di lavoratori autonomi terzi operanti all’interno dell’ambiente di lavoro in concomitanza dell’espletamento dei lavori affidati con regolare contratto di appalto.
Il caso riguardava un datore di lavoro (committente) condannato per l’infortunio di un operaio perché, nell’elaborazione e redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali, non ha considerato il rischio di interferenze con l’esecuzione dell’appalto. Ricordiamo che Il DUVRI è un documento tecnico redatto dal committente da allegare al contratto di appalto, di cui costituisce parte integrante. 
La stesura del DUVRI negli appalti pubblici e privati è stata introdotta dall’art. 26 del D. Lgs. n. 81/2008, Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (TUSL) proprio con l’obiettivo di ridurre al minimo i rischi legati all’interferenza tra diverse lavorazioni e diversi datori di lavoro, garantendo la sicurezza di opere e servizi.