mercoledì 1 dicembre 2021

UNI CEI EN 17210 SULL’ACCESSIBILITÀ DEGLI EDIFICI

 

Recepita in italiano la EN 17210 la nuova norma sull’accessibilità degli edifici da parte degli utenti disabili, incentrata sull’ “Accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito – Requisiti funzionali”

Il documento descrive i requisiti minimi funzionali di base e le raccomandazioni per un ambiente costruito accessibile e usabile secondo l’approccio “Design for All”/”Universal Design” a favore di un utilizzo equo e sicuro per il maggior numero di utenti, incluse le persone con disabilità.

“Design for All” e “Universal Design” condividono una filosofia di progettazione inclusiva simile.

Universal Design significa progettare prodotti, ambienti, programmi e servizi che siano fruibili da tutte le persone, nel miglior modo possibile, senza necessità di adattamento o di progettazione specializzata. L’Universal Design non esclude dispositivi assistivi per particolari gruppi di persone con disabilità qualora siano necessari.

I requisiti e le raccomandazioni funzionali indicati nella UNI CEI EN 17210:2021 si applicano all’intero ambiente costruito, essi sono pertinenti alla progettazione, alla costruzione, alla ristrutturazione o all’adattamento e manutenzione degli ambienti costruiti, incluse le aree pedonali e urbane esterne.

I requisiti funzionali e le raccomandazioni del documento sono formulati in termini qualitativi e descrivono gli obiettivi che sono da raggiungere, in funzione della diversità che un ampio ventaglio di utenti presenta (obiettivi di protezione) e che possono essere utilizzati come criteri per l’assegnazione di contratti pubblici (a supporto delle direttive sugli appalti pubblici) così come per altri scopi, per esempio per le leggi sull’accessibilità.

Il documento non prescrive o descrive come questi requisiti funzionali dovrebbero essere soddisfatti e pertanto non è destinato a entrare in conflitto con le norme nazionali di accessibilità.

Il nuovo documento si propone principalmente come aiuto a committenti pubblici, ma anche architetti, ingegneri, responsabili di servizi, ergonomi e altri stakeholder nelle rispettive aree di competenza, per consentire loro di richiedere, specificare, progettare e valutare la conformità correlata all’accessibilità dell’ambiente costruito, utilizzando un quadro di riferimento comune e un linguaggio comune, in modo da garantire l’accessibilità per tutti.

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