Le
imprese familiari, qualora si trovino a operare in un cantiere temporaneo o
mobile, sono tenute a redigere il piano operativo di sicurezza (Pos).
Lo
ha precisato la commissione per gli interpelli sulla sicurezza del lavoro con
la nota n. 3 del 24 giugno 2015, in risposta ai quesiti dell'Ugl/sanità.
La
Commissione sottolinea che ai fini dell'applicazione della normativa in materia
di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro alle imprese familiari, di cui
all'art. 230 bis del codice civile, si applica l'art. 21 del D.Lgs. n. 81/2008.
Qualora
le suddette imprese si trovino ad operare all'interno di un cantiere temporaneo
o mobile, ai sensi dell'art.89, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 81/2008, esse
devono redigere il piano operativo di sicurezza, come previsto dall'art. 96 del
decreto.
Tale
piano deve riportare tutti i punti dell'allegato XV, ad eccezione dei punti i
cui obblighi non trovano applicazione nella fattispecie delle imprese
familiari. A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, nei Pos delle
imprese familiari non potrà essere indicata la figura del responsabile del
servizio di prevenzione e protezione, i nominativi degli addetti al primo
soccorso, ecc..
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