E’
questa la principale novità prevista dall’atteso decreto del presidente del
Consiglio dei ministri (Dpcm) in attuazione dell’articolo 38 del Codice appalti
(Dlgs 50/2016) che istituisce presso l'ANAC un apposito elenco delle stazioni
appaltanti qualificate di cui fanno parte anche le centrali di committenza. E
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono definiti i requisiti
tecnico organizzativi per l'iscrizione all'elenco e le modalità attuative del
sistema delle attestazioni di qualificazione.
Lo
schema di Dpcm, in attesa ora del parere del Consiglio di Stato e dell'Anac,
prevede che tutti gli enti che intendono pubblicare bandi per acquisire lavori
oltre i 150 mila euro e per i servizi e forniture oltre 40 mila euro,
soddisfino requisiti di qualificazione minimi in relazione a tre ambiti:
capacità di programmazione e progettazione; capacità di affidamento; capacità
di verifica sull'esecuzione e controllo dell'intera procedura, ivi incluso il
collaudo e la messa in opera.
Le
stazioni appaltanti, per ottenere la qualificazione, dovranno dimostrare ad
esempio di avere nella struttura organizzativa dipendenti con specifiche
competenze, come la presenza obbligatoria di un laureato in scienze economiche
per gestire affidamenti in concessione o in Ppp.
Vengono
previsti inoltre dei requisiti premianti, quali: la valutazione positiva
dell'ANAC in ordine all'attuazione di misure di prevenzione dei rischi di
corruzione e promozione della legalità; la presenza di sistemi di gestione
della qualità conformi alla norma UNI EN ISO 9001 degli uffici e dei
procedimenti di gara, certificati da organismi accreditati per lo specifico
scopo ai sensi del regolamento CE 765/2008 del Parlamento Europeo e del
Consiglio; la disponibilità di tecnologie telematiche nella gestione di
procedure di gara (come il BIM, Building Information Modeling); il livello di
soccombenza nel contenzioso; l’applicazione di criteri di sostenibilità
ambientale e sociale nell'attività di progettazione e affidamento.
L’iter
per l’entrata in vigore della nuova disciplina richiede ancora tempi lunghi:
una volta approvato il Dpcm serviranno altre misure attuative, tra cui un
provvedimento dell’ANAC che stabilisce le modalità di attuazione del sistema di
qualificazione, ed assegna alle stazioni appaltanti e alle centrali di
committenza un termine congruo al fine di dotarsi dei requisiti necessari alla
qualificazione.
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