Il
Presidente del Consiglio Draghi, intervenendo all’inaugurazione dell’anno giudiziario
della Corte dei Conti il 19 febbraio 2021, ha detto:
“Due sono le parole
chiave: fiducia e responsabilità. Fiducia tra istituzioni e persone che le
compongono, responsabilità nei confronti dei cittadini.
È
necessario sempre trovare un punto di equilibrio tra fiducia e responsabilità:
una ricerca non semplice, ma necessaria. Occorre, infatti, evitare gli effetti
paralizzanti di quella che viene chiamata la "fuga dalla firma", ma
anche regimi di irresponsabilità a fronte degli illeciti più gravi per
l'erario.
Tenendo conto peraltro che, negli ultimi anni, il quadro legislativo che
disciplina l’azione dei funzionari pubblici si è “arricchito” di norme
complesse, incomplete e contraddittorie e di ulteriori responsabilità anche
penali.
Tutto ciò ha finito per
scaricare sui funzionari pubblici responsabilità sproporzionate che sono la
risultante di colpe e difetti a monte e di carattere ordinamentale; con pesanti
ripercussioni concrete, che hanno talvolta pregiudicato l'efficacia dei
procedimenti di affidamento e realizzazione di opere pubbliche e investimenti
privati, molti dei quali di rilevanza strategica.
Alcuni
interventi normativi adottati la scorsa estate hanno affrontato, in maniera
però temporanea, queste criticità. Ora bisogna andare oltre le schermaglie
normative, verificando gli effetti delle nuove disposizioni, ma soprattutto
lavorando per costruire un solido rapporto di collaborazione tra pubblici
funzionari e Corte dei Conti.
È mia profonda convinzione
che le contrapposizioni tra istituzioni siano un gioco a somma negativa, mentre
la collaborazione produce effetti moltiplicatori. È a questo principio di leale
e costruttiva collaborazione che penso vada improntata la relazione tra chi
agisce e chi controlla: questo principio deve guidare tutti i servitori dello
Stato, controllati e controllori.
Per
questa ragione bisogna dare maggiore impulso ai processi che, pur nell’ambito
dell’indipendenza che la Corte deve preservare nelle sue tradizionali funzioni
di controllo e giurisdizionali, valorizzino
il suo ruolo di supporto consulenziale rispetto alle Amministrazioni. Così
come sempre più importante dovrà diventare l’attività di indagine di carattere
generale.
Allo
stesso modo bisogna agire sul versante del rafforzamento della qualità
dell’azione amministrativa, a partire dalle competenze delle persone. È un
diritto innegabile dei cittadini e le imprese di ricevere servizi puntuali,
efficienti e di qualità. È un dovere delle Pubbliche Amministrazioni attrezzarsi
perché ciò avvenga.
Il
nostro impegno sarà quello di rafforzare la capacità amministrativa anche
attraverso un’azione volta a selezionare le migliori competenze, a formare e riqualificare
le persone, per realizzare un’amministrazione all’altezza dei compiti che il
momento straordinario chiede a tutti noi.”
Oggi, invece, domina la
cultura del sospetto e la mistica della corruzione che spinge la pubblica
amministrazione lungo la strada dell’opzione zero, del non fare, per non
sbagliare, per non rischiare, per non assumersi responsabilità, per vivere
tranquilli, che è diventato l’unico modo per evitare, in sequenza, una
intercettazione telefonica magari trascritta e interpretata non correttamente,
un avviso di garanzia per abuso di ufficio con annesso ‘’sbatti il corrotto in
prima pagina’’.
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