sabato 1 maggio 2021

FIDUCIA E RESPONSABILITA'

 

Il Presidente del Consiglio Draghi, intervenendo all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti il 19 febbraio 2021, ha detto:

“Due sono le parole chiave: fiducia e responsabilità. Fiducia tra istituzioni e persone che le compongono, responsabilità nei confronti dei cittadini.

È necessario sempre trovare un punto di equilibrio tra fiducia e responsabilità: una ricerca non semplice, ma necessaria. Occorre, infatti, evitare gli effetti paralizzanti di quella che viene chiamata la "fuga dalla firma", ma anche regimi di irresponsabilità a fronte degli illeciti più gravi per l'erario.
Tenendo conto peraltro che, negli ultimi anni, il quadro legislativo che disciplina l’azione dei funzionari pubblici si è “arricchito” di norme complesse, incomplete e contraddittorie e di ulteriori responsabilità anche penali.

Tutto ciò ha finito per scaricare sui funzionari pubblici responsabilità sproporzionate che sono la risultante di colpe e difetti a monte e di carattere ordinamentale; con pesanti ripercussioni concrete, che hanno talvolta pregiudicato l'efficacia dei procedimenti di affidamento e realizzazione di opere pubbliche e investimenti privati, molti dei quali di rilevanza strategica.

Alcuni interventi normativi adottati la scorsa estate hanno affrontato, in maniera però temporanea, queste criticità. Ora bisogna andare oltre le schermaglie normative, verificando gli effetti delle nuove disposizioni, ma soprattutto lavorando per costruire un solido rapporto di collaborazione tra pubblici funzionari e Corte dei Conti.

È mia profonda convinzione che le contrapposizioni tra istituzioni siano un gioco a somma negativa, mentre la collaborazione produce effetti moltiplicatori. È a questo principio di leale e costruttiva collaborazione che penso vada improntata la relazione tra chi agisce e chi controlla: questo principio deve guidare tutti i servitori dello Stato, controllati e controllori. 

Per questa ragione bisogna dare maggiore impulso ai processi che, pur nell’ambito dell’indipendenza che la Corte deve preservare nelle sue tradizionali funzioni di controllo e giurisdizionali, valorizzino il suo ruolo di supporto consulenziale rispetto alle Amministrazioni. Così come sempre più importante dovrà diventare l’attività di indagine di carattere generale.

Allo stesso modo bisogna agire sul versante del rafforzamento della qualità dell’azione amministrativa, a partire dalle competenze delle persone. È un diritto innegabile dei cittadini e le imprese di ricevere servizi puntuali, efficienti e di qualità. È un dovere delle Pubbliche Amministrazioni attrezzarsi perché ciò avvenga.

Il nostro impegno sarà quello di rafforzare la capacità amministrativa anche attraverso un’azione volta a selezionare le migliori competenze, a formare e riqualificare le persone, per realizzare un’amministrazione all’altezza dei compiti che il momento straordinario chiede a tutti noi.”

Oggi, invece, domina la cultura del sospetto e la mistica della corruzione che spinge la pubblica amministrazione lungo la strada dell’opzione zero, del non fare, per non sbagliare, per non rischiare, per non assumersi responsabilità, per vivere tranquilli, che è diventato l’unico modo per evitare, in sequenza, una intercettazione telefonica magari trascritta e interpretata non correttamente, un avviso di garanzia per abuso di ufficio con annesso ‘’sbatti il corrotto in prima pagina’’.

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