Un
emendamento alla legge di stabilità 2015, presentato dal Governo in commissione
Bilancio del Senato, propone di introdurre
in via transitoria, fino al 31 dicembre 2016, una deroga alla disciplina
attuale in materia di stato di avanzamento lavori (Sal), ai fini dei pagamenti
in corso d'opera.
Attualmente
la disciplina – art. 194 del DPR n. 207/2010 – rinvia al contratto la
definizione dei termini per la maturazione di rate di acconto. L'emendamento
stabilisce invece che la maturazione dello stato di avanzamento lavori (Sal),
che determina il pagamento degli acconti, avvenga almeno ogni due mesi, in modo
da prevenire ritardi eccessivi nell'erogazione da parte della stazione
appaltante delle risorse in base ai lavori svolti.
L'emendamento
mira dunque “a prevenire rallentamenti dei lavori e comportamenti non virtuosi
delle imprese che si trovino in difficoltà di liquidità”, spiega la relazione
tecnica.
Il
Governo ha presentato anche altri due emendamenti, uno per la proroga fino al 31 dicembre 2016 del
ricorso – attualmente previsto fino al 31 dicembre 2014 - all'anticipazione del
10% del prezzo in favore dell'appaltatore, e l'altro che prevede che la regolarità contributiva del cedente dei
crediti (di cui al comma 7-bis dell'articolo 37 del decreto legge n. 66/2014,
convertito con modificazioni dalla legge n. 89/2014) sia definitivamente
attestata dal Durc (Documento unico di regolarità contributiva), in corso
di validità, allegato all'atto di cessione o comunque acquisito dalla pubblica
amministrazione ceduta. All'atto dell'effettivo pagamento dei crediti
certificati oggetto di cessione, le pubbliche amministrazioni debitrici
acquisiscono il documento esclusivamente nei confronti del cessionario.
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