Il
Consiglio dei ministri del 29 agosto 2014 ha approvato il disegno di legge con
la delega al Governo per l’attuazione delle nuove direttive Ue in materia di
appalti, ossia la direttiva europea 2014/23 sull’aggiudicazione dei contratti
di concessione, la 2014/24 sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva
2004/18/CE e la 2014/25 sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei
settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che
abroga la direttiva 2004/17/CE.
Il
disegno di legge prevede il recepimento di questa direttive Ue in un sistema
più ampio e variegato attraverso la redazione di un nuovo Codice Appalti che
supererà e abrogherà l’attuale codice dei contratti pubblici – decreto
legislativo n. 163/2006 - prevedendo un adeguato regime transitorio.
Il
testo è improntato alla razionalizzazione del quadro normativo in materia di
appalti e delle concessioni pubbliche, alla semplificazione e armonizzazione
delle disposizioni in materia di affidamento degli appalti e delle concessioni,
attraverso anche la promozione di soluzioni innovative in materia di
insediamenti nazionali produttivi strategici e in materia di rispetto dei
vincoli idrogeologici, alla trasparenza e pubblicità delle procedure di gara e
alla riduzione degli oneri documentali a carico dei soggetti partecipanti con
la semplificazione delle procedure di verifica da parte delle stazioni
appaltanti.
Prevista
anche la riduzione delle stazioni appaltanti e la razionalizzazione delle loro
attività, la razionalizzazione ed estensione delle forme di partenariato
pubblico privato, la revisione del sistema di qualificazione degli operatori
economici in base a criteri di omogeneità e trasparenza.
Saranno
inoltre razionalizzati i metodi di risoluzione delle controversie alternativi
al rimedio giurisdizionale, anche in materia di esecuzione del contratto.
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