lunedì 3 novembre 2025

SOGLIE APPALTI UE APPLICABILI PER IL BIENNIO 2026-2027

 

Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 23 ottobre 2025 (serie L) dei Regolamenti delegati (UE) 2025/2150, 2025/2151 e 2025/2152, la Commissione Europea ha rideterminato le soglie applicabili alle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE per il biennio 2026-2027.

Nello specifico:

Le soglie degli appalti pubblici europei per il periodo 2026-2027, in vigore dal 1° gennaio 2026, sono: € 5.404.000 per i lavori pubblici (e concorsi di progettazione) e € 432.000 per forniture e servizi nei settori speciali. Per i settori ordinari, le soglie sono € 5.404.000 per i lavori, € 140.000 per forniture e servizi delle amministrazioni centrali e € 216.000 per forniture e servizi delle amministrazioni sub-centrali.

Settori ordinari:

Lavori: € 5.404.000

Forniture e servizi (amministrazioni centrali): € 140.000

Forniture e servizi (amministrazioni sub-centrali): € 216.000

Concorsi di progettazione: Allineati alle soglie delle rispettive categorie di appalto

Settori speciali (secondo il Regolamento Delegato (UE) 2025/2150):

Lavori: € 5.404.000

Forniture e servizi e concorsi di progettazione: € 432.000

CONTRIBUTI DI GARA ANAC 2025

 

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 dell'11 aprile 2025 la delibera ANAC 30 dicembre 2024, n. 598 (Attuazione dell'art. 1, commi 65 e 67, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 per l'anno 2025: misura dei contributi di gara ANAC di cui all'articolo 222, comma 12, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36)

domenica 9 febbraio 2025

PATENTE PER LE IMPRESE E I LAVORATORI AUTONOMI OPERANTI NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

 

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 del 21 settembre 2024 il decreto ministeriale 18 settembre 2024, n. 132 (Regolamento relativo all’individuazione delle modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili), in vigore dal 1° ottobre 2024

SEMPLIFICAZIONE EDILIZIA E URBANISTICA

 

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica, con le modifiche del d.P.R. n. 380 del 2001, convertito con modifiche nella legge n.105 del 24 luglio 2024 (GURI n.175 del 27 luglio 2024)

DISPOSIZIONI INTEGRATIVE E CORRETTIVE AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

 

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 il decreto legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 (Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36) immediatamente in vigore.

martedì 23 aprile 2024

LE NUOVE SOGLIE IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2024

 

La Commissione europea ha approvato il Regolamento delegato (UE) n. 2495 del 15/11/2023, che modifica la direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio con riferimento alle soglie degli appalti pubblici di forniture, servizi e lavori e dei concorsi di progettazione nei settori ordinari.

I Regolamento delegati (UE) n. 2495 del 15/11/2023 e il regolamento n. 2496 del 15/11/2023 incidono notevolmente sulle soglie indicate dall’art. 14 del d. lgs 36/2023.

Le soglie per i settori ordinari sono:

·         5.538.000 € per gli appalti pubblici di lavori e per le concessioni;

·         221.000 € per gli appalti pubblici di forniture, di servizi e per i concorsi pubblici di progettazione aggiudicati da stazioni appaltanti sub-centrali;

·         750.000 € per gli appalti di servizi sociali e assimilati elencati all’allegato XIV alla direttiva 2014/24/UE.

Le soglie per i settori speciali sono:

·         5.382.000 € per gli appalti di lavori;

·         443.000 € per gli appalti di forniture, servizi e per i concorsi pubblici di progettazione;

·         1.000.000 € per i contratti di servizi, per i servizi sociali e assimilati elencati nell’allegato XIV alla direttiva 2014/24/UE.

Al di sotto di tali soglie, è prevista l’adozione di procedure più agili, quali l’affidamento diretto o la procedura negoziata.

È fondamentale sottolineare che, conformemente al recente Codice Appalti, all’articolo 50 comma 1 lettera b), per i servizi di ingegneria e architettura, nonché per le competizioni progettuali con importi inferiori a 140mila euro, è ammesso l’affidamento diretto.

Nel caso in cui gli importi siano tra i 140 mila euro e le soglie comunitarie, si può optare per la procedura negoziata senza la necessità di un bando pubblico, previa consultazione di almeno 5 operatori economici.

mercoledì 22 novembre 2023

OBBLIGO DI VERIFICA COSTO DELLA MANODOPERA RISPETTO AI MINIMI SALARIALI

 

TAR Napoli, 07.11.2023 n. 6128

Occorre rammentare che, in forza del combinato disposto degli artt. 108 comma 9 e 110 comma 5 lett. d) del d.lgs. n. 36/2023, al pari di quanto stabilivano gli artt. 95, comma 10, e 97, comma 5, lett. d) del d.lgs. n. 50/2016, prima dell’aggiudicazione le stazioni appaltanti devono verificare che il costo del personale non sia inferiore ai minimi salariali retributivi.

Tale accertamento (che non dà luogo a un sub-procedimento di verifica di anomalia dell’intera offerta, ma mira esclusivamente a controllare il rispetto del salario minimo: cfr. T.A.R. Lazio, Roma, sez. III, 11 novembre 2022, n. 14776) è sempre obbligatorio, anche nei casi, quale quello in esame, di gara al massimo ribasso. Diversamente, infatti, potrebbe essere compromesso il diritto dei lavoratori alla retribuzione minima, tutelato dall’art. 36 Cost. (in argomento cfr., ex multis, T.A.R. Campania, Salerno, sez. II, 21 dicembre 2020, n. 1994; T.A.R. Lombardia, Milano, sez. II, 1° giugno 2020, n. 978; T.A.R. Puglia, Lecce, sez. III, 16 marzo 2020, n. 329; T.A.R. Sicilia, Catania, sez. I, 26 marzo 2018, n. 608).

In altri termini, la Stazione appaltante ha l’obbligo di procedere, prima dell’aggiudicazione, sempre e comunque, a prescindere dalla valutazione di anomalia dell’offerta, alla verifica della congruità del costo della manodopera rispetto ai minimi salariali retributivi. In altre parole, si tratta di una autonoma condicio causam dans del provvedimento di aggiudicazione, come indefettibilmente condizionato all’esito positivo di tale attività di certazione.

Inoltre, al fine di consentire alla stazione appaltante tale doverosa attività di controllo, occorre distinguere i “costi indiretti della commessa”, ovverosia i costi relativi al personale di supporto all’esecuzione dell’appalto o adibito a servizi esterni, dai “costi diretti della commessa”, comprensivi di tutti i dipendenti impiegati per l’esecuzione della specifica commessa. L’obbligatoria indicazione dei costi della manodopera in offerta – e la correlativa verifica della loro congruità imposta alla Stazione appaltante – si impone solo per i dipendenti impiegati stabilmente nella commessa, in quanto voce di costo che può essere variamente articolata nella formulazione dell’offerta per la specifica commessa; non è così, invece, per le figure professionali impiegate in via indiretta, che operano solo occasionalmente, ovvero in modo trasversale a vari contratti, il cui costo non si presta ad essere rimodulato in relazione all’offerta da presentare per il singolo appalto (T.A.R. Lazio, Roma, sez. III, 12/07/2021, n.8261).

NUOVE SOGLIE EUROPEE DAL 1/1/2024

 

In vigore dal 1 gennaio 2024 le nuove soglie di rilevanza comunitaria sugli appalti pubblici ai sensi dell’art. 14, D.Lgs. n. 36/2023.

Pubblicati sulla GUUE serie L del 16/11/2023 le modifiche alle soglie degli appalti pubblici di forniture, servizi e lavori e dei concorsi di progettazione:


– Regolam. Comm. UE 15/11/2023, n. 2495, che modifica la Direttiva 2014/24/UE sugli appalti nei settori ordinari;


– Regolam. Comm. UE 15/11/2023, n. 2496, che modifica la Direttiva 2014/25/UE sugli appalti nei settori speciali;


– Regolam. Comm. UE 15/11/2023, n. 2497, che modifica la Direttiva 2014/23/UE sulle concessioni;

 

Per effetto dei Regolamenti le nuove soglie aggiornate risulteranno le seguenti:

 

SETTORI ORDINARI

·         143.000 euro per gli appalti pubblici di forniture e di servizi aggiudicati dalle autorità governative centrali e per i concorsi di progettazione organizzati da tali autorità;

·         221.000 euro per gli appalti pubblici di forniture e di servizi aggiudicati da amministrazioni aggiudicatrici sub-centrali e concorsi di progettazione organizzati da tali amministrazioni;

·         5.538.000 euro per gli appalti di lavori pubblici.

SETTORI SPECIALI

·         443.000 euro per gli appalti di forniture e di servizi nonché per i concorsi di progettazione;

·         5.538.000 euro per gli appalti di lavori.

giovedì 13 luglio 2023

LE NORME DA APPLICARE AGLI APPALTI PNRR DOPO IL NUOVO CODICE

 

La circolare firmata in data 12/7/2023 dal Ministro delle Infrastrutture ha l'obiettivo di chiarire il regime giuridico applicabile agli appalti delle opere del PNRR, anche dopo il 1° luglio 2023, data di entrata in vigore del nuovo codice appalti. Per quanto riguarda le norme da applicare per l'affidamento degli appalti PNRR, poichè i decreti che disegnano la corsia preferenziale per accelerare gli investimenti del Recovery (Dl 77/2021 e 13/2023) introducono una serie di semplificazioni nella forma di deroga al vecchio codice appalti (Dlgs 50/2016) che dal 1° luglio è però stato formalmente abrogato dal nuovo codice (Dlgs 36/2023), il MIT risolve la questione chiarendo che prevalgono le norme speciali, «i cui effetti vengono espressamente fatti salvi anche successivamente al 1° luglio 2023» dalle norme transitorie del nuovo codice (articolo 225, comma 8 del Dlgs 36/2023).

La conclusione, dunque, è che per «ragioni di certezza del diritto e di complessiva armonizzazione normativa» anche dopo l'entrata in vigore del nuovo codice, agli appalti del PNRR (ivi comprese le infrastrutture connesse) si continuano ad applicare le disposizioni speciali e dunque le deroghe previste dal dl 77/2021, senza tenere conto del nuovo codice.

mercoledì 12 luglio 2023

NUOVO CODICE: REGOLAMENTI ATTUATIVI ANAC

 

Pubblicate sul portale Anac e in Gazzetta Ufficiale (Serie generale n. 151 del 30 giugno 2023), le dodici delibere con i Regolamenti attuativi previsti dal d.lgs. n. 36/2023, nuovo Codice degli Appalti
I provvedimenti adottati, sono tutti in vigore dal 1° luglio 2023, ma alcuni acquisteranno efficacia dal 1° gennaio 2024.

Delibera n. 261  Adozione del provvedimento di cui all’articolo 23, comma 5, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. Il presente provvedimento è entrato in vigore il 1° luglio 2023 e acquisterà efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2024

Delibera n. 262 Adozione del provvedimento di cui all’articolo 24, comma 4, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. Il presente provvedimento è entrato in vigore il 1° luglio 2023 e acquisterà efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2024. Fino al 31 dicembre 2023 continua ad applicarsi la Delibera n. 464/2022. Il provvedimento include 6 allegati.

Delibera n. 263 Adozione del provvedimento di cui all’articolo 27 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. Fino al 31 dicembre 2023, si applicano le disposizioni di cui agli articoli 70, 72, 73, 127, comma 2, e 129, comma 4, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 2 dicembre 2016. Il presente provvedimento è entrato in vigore il 1° luglio 2023 e acquisterà efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2024.

Delibera n. 264 Adozione del provvedimento di cui all’articolo 28, comma 4, del decreto legislativo n. 31 marzo 2023, n. 36. Fino al 31 dicembre 2023 le stazioni appaltanti e gli enti concedenti assicurano la trasparenza dei contratti pubblici come declinata nell’”Allegato 9” del PNA 2022, secondo quanto previsto dall’articolo 225, comma 2 lettere a) e b) e dall’articolo 224, comma 4 del codice. Il presente provvedimento è entrato in vigore dal 1° luglio 2023 e acquisterà efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2024. Il provvedimento include l'Allegato I - Obblighi Amministrazione Trasparente

Delibera n. 265 Adozione del provvedimento di cui all’articolo 186 commi 2 e 5, del decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023. Il presente provvedimento è entrato in vigore il 1° luglio 2023.

Delibera n. 266 Regolamento per l’assegnazione d’ufficio di una stazione appaltante o centrale di committenza qualificata, ai sensi dell’art. 62, comma 10, del d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36. Il presente provvedimento è entrato in vigore il 1° luglio 2023.

Delibera n. 267 Regolamento in materia di pareri di precontenzioso di cui all’art. 220, commi 1 e 4 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. Il Regolamento in materia di pareri di precontenzioso di cui all’art. 211 del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, adottato dal Consiglio con Delibera n. 10 del 9 gennaio 2019 e modificato con Delibera n. 528 del 12 ottobre 2022, è abrogato dal 1° luglio 2023. Le sue disposizioni continuano ad applicarsi esclusivamente alle istanze di precontenzioso relative alle procedure di affidamento disciplinate dal d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50. Il presente Regolamento è entrato in vigore il 1° luglio 2023.

Delibera n. 268 Regolamento sull'esercizio dei poteri di cui all'articolo 220, commi 2, 3 e 4 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 (Legittimazione straordinaria). Il Regolamento sull’esercizio dei poteri di cui all’art. 211, commi 1-bis e 1-ter, del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, adottato dal Consiglio con Delibera n. 572 del 13 giugno 2018 e modificato con Delibera n. 528 del 12 ottobre 2022, è abrogato dal 1° luglio 2023.
Le sue disposizioni continuano ad applicarsi esclusivamente ai procedimenti relativi alle procedure di affidamento disciplinate dal d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50. Le disposizioni del presente Regolamento sono entrate in vigore il 1° luglio 2023.

Delibera n. 269 Regolamento sull'esercizio dell’attività di vigilanza collaborativa in materia di contratti pubblici. Le disposizioni del presente Regolamento in vigore dal 1° luglio 2023, si applicano, a partire da quella data, ai Protocolli di vigilanza collaborativa che riguardino procedure di gara disciplinate dal decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. In caso di contrasto tra le disposizioni contenute nei protocolli di vigilanza collaborativa stipulati prima del 1° luglio 2023 che riguardino procedure di gara disciplinate dal decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, ed il presente Regolamento, troveranno applicazione le previsioni di quest’ultimo, salva la facoltà della stazione appaltante di recedere dal Protocollo di vigilanza sottoscritto.

Delibera n. 270 Regolamento sull'esercizio dell’attività di vigilanza in materia di contratti pubblici. Il presente Regolamento è entrato in vigore il 1° luglio 2023.

Delibera n. 271 Regolamento sull’esercizio del potere sanzionatorio dell’Autorità in materia di contratti pubblici, ai fini dell’adeguamento alle nuove disposizioni del decreto legislativo 31 marzo 2023 n.36. Il presente Regolamento è entrato in vigore il 1° luglio 2023.

Delibera n. 272 Regolamento per la gestione del Casellario Informatico dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, ai sensi dell’art. 222, comma 10, del d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36. Le disposizioni dell’articolo 5 e delle Parti II e III del presente Regolamento si applicano fino a nuove indicazioni che saranno fornite all’esito della completa operatività delle disposizioni contenute nella delibera ANAC n. 262 del 20 giugno 2023, adottata ai sensi dell’articolo 24 del codice. Il presente Regolamento è entrato in vigore il 1° luglio 2023.