mercoledì 25 novembre 2015

DISCIPLINA SEMPLIFICATA DELLA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO



Il Ministero dell'Ambiente ha avviato la consultazione pubblica sulla proposta di regolamento recante la “Disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo”, approvata in via preliminare dal Consiglio dei ministri nella riunione del 6 novembre scorso.
L’articolo 8 del decreto Sblocca Italia (decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, con la legge 11 novembre 2014, n. 164), prevede l’adozione di un decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, recante la disciplina semplificata sulla gestione delle terre e rocce da scavo.
La medesima disposizione prevede, inoltre, che la proposta di regolamentazione sia adottata ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge n. 400 del 1988 e che, per la durata di trenta giorni, sia sottoposta ad una fase di consultazione pubblica.
La proposta ricomprende, in un unico corpo normativo, le disposizioni attualmente vigenti che riguardano la gestione delle terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotti che, di conseguenza, saranno abrogate a decorrere dalla data di entrata in vigore del regolamento stesso.
La proposta di regolamento (cliccare QUI) disciplina: il riutilizzo delle terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotti; il deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate rifiuti; l’utilizzo in sito terre e rocce escluse dalla disciplina rifiuti; la gestione delle terre e rocce da scavo generate da opere da realizzare in siti oggetto di bonifica.
La proposta di regolamentazione si compone di 31 articoli, organizzati in sei Titoli, rubricati come segue:
Titolo I -  Disposizioni generali
Titolo II - Terre e rocce da scavo che soddisfano la definizione di sottoprodotto
Titolo III - Disposizioni sulle terre e rocce da scavo qualificate rifiuti
Titolo IV - Terre e rocce da scavo escluse dall’ambito di applicazione della disciplina sui rifiuti
Titolo V - Terre e rocce da scavo nei siti oggetto di bonifica
Titolo VI - Disposizioni transitorie e finali
Il Titolo II, dedicato alla disciplina delle terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotti è articolato, a sua volta, in quattro Capi:
Capo I – Disposizioni comuni
Capo II - Terre e rocce da scavo prodotte in cantieri di grandi dimensioni
Capo III - Terre e rocce da scavo prodotte in cantieri di piccole dimensioni
Capo IV - Terre e rocce da scavo prodotte in cantieri di grandi dimensioni non sottoposti a VIA e AIA
L’articolato è infine seguito da otto allegati.
Per facilitare la formulazione delle osservazioni e dei contributi sulla proposta di regolamento è stato predisposto un modulo a risposte multiple organizzato secondo i Titoli della Proposta di regolamentazione. Saranno prese in considerazione esclusivamente le osservazioni pertinenti alle finalità della consultazione e rispondenti alle domande formulate. Le osservazioni trasmesse all’amministrazione non obbligano la stessa a conformarsi alle proposte di modifica in esse contenute.
Per 30 giorni, a partire dal 19 novembre 2015 sino al 19 dicembre 2015, chiunque può partecipare alla consultazione compilando il questionario on line.

giovedì 12 novembre 2015

ELENCO REGIONALE DEI COSTI PER LA SICUREZZA



Delibera G.R. Umbria 19/10/2015, n. 1212
B.U. R. Umbria P. I-II 11/11/2015, n. 56

Confermata la validità per l’anno 2016 dell’Elenco regionale dei prezzi - Edizione 2014 e dell’Elenco dei costi per la sicurezza - Edizione 2014 e relativi allegati pubblicato sul Supplemento Straordinario al B.U.R. - Serie Generale - n. 60 del 24 dicembre 2014.
L’elenco prezzi edizione 2014 cessa di avere validità il 31/12/2016 e può essere transitoriamente utilizzato fino al 30/06/2017 per i progetti a base di gara la cui approvazione sia intervenuta entro tale data, così come previsto dal D. Leg.vo n. 163/2006, all’art. 133, comma 8.

VALUTAZIONE TECNICO-ECONOMICA DEL CSLLPP



 “I progetti definitivi e le perizie di variante e suppletive, d'importo complessivo superiore a 25 milioni di euro, relativi alle opere di competenza statale o comunque finanziati per almeno il 50 per cento dallo Stato, da realizzare da parte di ANAS S.p.A. e delle altre Concessionarie autostradali, sono sottoposti alla valutazione tecnico-economica del Consiglio Superiore dei lavori pubblici”.
Lo stabilisce il Decreto 19 giugno 2015 del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.257 del 4 novembre 2015.
Il provvedimento, che sostituisce il decreto ministeriale n. 399 del 12 maggio 2009 e il decreto ministeriale n. 622 del 21 luglio 2009, contiene disposizioni in merito alla sottoposizione dei progetti alla valutazione tecnico - economica del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
All'articolo 2 dispone che “Qualora i progetti e le perizie di variante e suppletive, di importo complessivo inferiore a 25 milioni di euro presentino elementi di particolare rilevanza, il concedente di ANAS S.p.A. e delle altre Concessionarie autostradali puo' chiedere la valutazione tecnico-economica del Consiglio Superiore dei lavori pubblici”.
Il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici è obbligatorio per i progetti delle opere strategiche e di preminente interesse nazionale, di cui alla Legge 21 dicembre 2001, n. 443, ai sensi dell'art. 161, comma 6 e dell'art. 127 comma 3 del Codice Appalti (decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163), secondo le modalita' di cui al successivo art. 163, comma 2, lettera c).