Sulla
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 208/46 del 2 agosto 2016, è stata
pubblicata la raccomandazione (UE) 2016/1318 della commissione del 29 luglio
2016 recante “orientamenti per la promozione degli edifici a energia quasi zero
e delle migliori pratiche per assicurare che, entro il 2020, tutti gli edifici
di nuova costruzione siano a energia quasi zero”.
Sintesi
delle raccomandazioni:
(1)
I principi su cui poggiano le disposizioni in materia di edifici a energia
quasi zero sono uno dei pilastri della direttiva vigente e sono destinati a
diventare la norma per gli edifici di nuova costruzione a partire dal 2020. Si
raccomanda agli Stati membri di adoperarsi più a fondo per attuare
completamente e far rispettare le disposizioni della direttiva sulla prestazione
energetica nell'edilizia affinché tutti gli edifici di nuova costruzione siano
a energia quasi zero entro i termini stabiliti dalla direttiva stessa.
(2)
Gli Stati membri sono invitati a elaborare le definizioni nazionali di
«edificio a energia quasi zero» con un grado sufficientemente elevato di
ambizione — non inferiore al previsto livello ottimale sotto il profilo dei
costi per i requisiti minimi — e a utilizzare le fonti energetiche rinnovabili
nell'ambito di una progettazione integrata per soddisfare il modesto fabbisogno
di energia degli edifici a energia quasi zero. Nella sezione 4.1 figurano i
parametri di riferimento raccomandati. È opportuno garantire un'adeguata
qualità degli ambienti interni per evitare il deterioramento della qualità dell'aria,
del benessere e delle condizioni sanitarie nel parco immobiliare europeo.
(3)
Per assicurare che a fine 2020 gli edifici di nuova costruzione siano a energia
quasi zero, gli Stati membri dovrebbero valutare il più rapidamente possibile
l'opportunità di adeguare le pratiche esistenti. Si raccomanda altresì agli
Stati membri di definire il meccanismo da utilizzare per controllare il
conseguimento degli obiettivi in materia di edifici a energia quasi zero e
considerare la possibilità di introdurre sanzioni differenziate per gli edifici
di nuova costruzione dopo l'entrata in vigore dei requisiti relativi agli
edifici a energia quasi zero.
(4)
Il contributo apportato dalle politiche e dalle misure di promozione degli
edifici a energia quasi zero al conseguimento degli obiettivi dovrebbe essere
più chiaro. Si raccomanda un collegamento più stretto tra le politiche, le
misure e gli obiettivi in materia di edifici a energia quasi zero. Per
facilitare la comunicazione delle informazioni a questo proposito, la
Commissione ha messo a disposizione degli Stati membri un modello, il cui uso
non è obbligatorio ma raccomandato, per facilitare la comparabilità e l'analisi
dei piani.
(5)
La Commissione raccomanda agli Stati membri di accelerare l'elaborazione di
politiche specifiche a sostegno della ristrutturazione degli edifici esistenti
per trasformarli in edifici a energia quasi zero. Gli Stati membri dovrebbero
elaborare insiemi coerenti di strumenti strategici (pacchetti strategici) per
offrire agli investitori la necessaria garanzia di stabilità a lungo termine in
materia di edifici efficienti, compresa la ristrutturazione in profondità degli
edifici per trasformarli in edifici a energia quasi zero. Si raccomanda di
raccogliere dati affidabili per controllare l'impatto delle politiche al fine
di rispondere a esigenze specifiche e controllare la ristrutturazione del parco
immobiliare esistente.
Per
consultare la raccomandazione clicca qui
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