Pubblicate
sulla Gazzetta Ufficiale della U.E. del 28 marzo 2014, n. L 094:
- la Direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014 sull’aggiudicazione dei contratti di concessione
- la Direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 sugli appalti pubblici che abroga la direttiva 2004/18/CE
- la Direttiva 2014/25/UE del 26 febbraio 2014 sulle procedure d’appalto nei settori speciali e che abroga la direttiva 2004/17/CE
Si
tratta della Direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014,
sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (CLICCA QUI); della Direttiva 2014/24/UE del 26
febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE (CLICCA QUI); e infine della Direttiva 2014/25/UE del
26 febbraio 2014, sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori
dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la
direttiva 2004/17/CE (CLICCA QUI).
Le
nuove direttive entreranno in vigore 20 giorni dopo la loro pubblicazione nella
Gazzetta ufficiale dell’UE. A partire da tale data, gli Stati membri avranno 24
mesi per trasporre le disposizioni delle nuove norme nel diritto nazionale (30
per quanto riguarda l'attuazione degli appalti in formato elettronico).
Le
nuove regole Ue in materia di appalti sono state approvate nel gennaio scorso
dal Parlamento europeo con 479 voti favorevoli, 184 contrari e 17 astensioni.
Tra
le novità del nuovo pacchetto di norme, un forte accento è posto sulla semplificazione:
grazie a un “documento unico europeo di gara” standard, basato
sull’autocertificazione, la procedura è destinata a diventare più semplice per
le imprese. Solo il vincitore sarà tenuto a fornire la documentazione originale
(certificati e attestati). Inoltre i termini minimi per presentare le offerte
sono accorciati. Il tutto con una riduzione di oltre l'80% dell'onere
amministrativo per le imprese (stime della Commissione Europea). La nuova
normativa prevede anche l'istituzione di meccanismi per meglio bilanciare le
richieste di controllo pubblico con quelle di politiche orizzontali, come la
tutela ambientale, l'innovazione e l'integrazione delle persone in difficoltà.
Nuovo criterio di
"offerta economicamente più vantaggiosa" (MEAT)
Grazie
al nuovo criterio di "offerta economicamente più vantaggiosa" (MEAT)
nella procedura di aggiudicazione, le autorità pubbliche saranno in grado di
mettere più enfasi su qualità, considerazioni ambientali, aspetti sociali o
innovazione, pur tenendo conto del prezzo e dei costi del ciclo di vita dei
prodotti o dei servizi. Inoltre, nelle forniture di beni o servizi e nei
contratti di concessione, gli Enti pubblici potranno scegliere l’offerta che
ritengono più adatta, invece di accettare quella più bassa.
Appalti elettronici e
accesso facilitato per le Pmi
Inoltre,
le nuove norme promuovono gli appalti elettronici, in grado di generare
importanti risparmi e migliorare i risultati delle procedure, riducendo
contemporaneamente sprechi ed errori; prevedono una modernizzazione delle
procedure, attraverso l'abbreviazione di termini o la distinzione tra criteri
di selezione degli offerenti e di aggiudicazione dell'appalto; il miglioramento
dell'accesso al mercato delle piccole e medie imprese e delle imprese in fase di
avviamento, tramite ad esempio la semplificazione degli obblighi di
informazione, la maggiore accessibilità agli accordi-quadro conclusi nei
settori di pubblica utilità e la possibilità di pagamento diretto dei
subappaltatori.
Partenariati per
l'innovazione
Viene
introdotta inoltre una procedura che punta a rafforzare soluzioni innovative
negli appalti pubblici. Si tratta dei nuovi “partenariati per l’innovazione”,
che intendono consentire alle autorità pubbliche di indire bandi di gara per
risolvere un problema specifico, senza pregiudicarne la soluzione, lasciando
quindi spazio alle autorità pubbliche e all’offerente per trovare insieme
soluzioni innovative.
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