venerdì 4 aprile 2014

LE NUOVE DIRETTIVE UE IN MATERIA DI APPALTI

Pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della U.E. del 28 marzo 2014, n. L 094: 

- la Direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014 sull’aggiudicazione dei contratti di concessione

- la Direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 sugli appalti pubblici che abroga la direttiva 2004/18/CE 

- la Direttiva 2014/25/UE del 26 febbraio 2014 sulle procedure d’appalto nei settori speciali e che abroga la direttiva 2004/17/CE 

Si tratta della Direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (CLICCA QUI); della Direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE (CLICCA QUI); e infine della Direttiva 2014/25/UE del 26 febbraio 2014, sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE (CLICCA QUI).
Le nuove direttive entreranno in vigore 20 giorni dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. A partire da tale data, gli Stati membri avranno 24 mesi per trasporre le disposizioni delle nuove norme nel diritto nazionale (30 per quanto riguarda l'attuazione degli appalti in formato elettronico).
Le nuove regole Ue in materia di appalti sono state approvate nel gennaio scorso dal Parlamento europeo con 479 voti favorevoli, 184 contrari e 17 astensioni.
Tra le novità del nuovo pacchetto di norme, un forte accento è posto sulla semplificazione: grazie a un “documento unico europeo di gara” standard, basato sull’autocertificazione, la procedura è destinata a diventare più semplice per le imprese. Solo il vincitore sarà tenuto a fornire la documentazione originale (certificati e attestati). Inoltre i termini minimi per presentare le offerte sono accorciati. Il tutto con una riduzione di oltre l'80% dell'onere amministrativo per le imprese (stime della Commissione Europea). La nuova normativa prevede anche l'istituzione di meccanismi per meglio bilanciare le richieste di controllo pubblico con quelle di politiche orizzontali, come la tutela ambientale, l'innovazione e l'integrazione delle persone in difficoltà.
Nuovo criterio di "offerta economicamente più vantaggiosa" (MEAT)
Grazie al nuovo criterio di "offerta economicamente più vantaggiosa" (MEAT) nella procedura di aggiudicazione, le autorità pubbliche saranno in grado di mettere più enfasi su qualità, considerazioni ambientali, aspetti sociali o innovazione, pur tenendo conto del prezzo e dei costi del ciclo di vita dei prodotti o dei servizi. Inoltre, nelle forniture di beni o servizi e nei contratti di concessione, gli Enti pubblici potranno scegliere l’offerta che ritengono più adatta, invece di accettare quella più bassa.
Appalti elettronici e accesso facilitato per le Pmi
Inoltre, le nuove norme promuovono gli appalti elettronici, in grado di generare importanti risparmi e migliorare i risultati delle procedure, riducendo contemporaneamente sprechi ed errori; prevedono una modernizzazione delle procedure, attraverso l'abbreviazione di termini o la distinzione tra criteri di selezione degli offerenti e di aggiudicazione dell'appalto; il miglioramento dell'accesso al mercato delle piccole e medie imprese e delle imprese in fase di avviamento, tramite ad esempio la semplificazione degli obblighi di informazione, la maggiore accessibilità agli accordi-quadro conclusi nei settori di pubblica utilità e la possibilità di pagamento diretto dei subappaltatori.
Partenariati per l'innovazione

Viene introdotta inoltre una procedura che punta a rafforzare soluzioni innovative negli appalti pubblici. Si tratta dei nuovi “partenariati per l’innovazione”, che intendono consentire alle autorità pubbliche di indire bandi di gara per risolvere un problema specifico, senza pregiudicarne la soluzione, lasciando quindi spazio alle autorità pubbliche e all’offerente per trovare insieme soluzioni innovative.

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