Il
legislatore nazionale è intervenuto più volte, nel corso degli ultimi anni,
sulle fattispecie contrattuali ascrivibili alla cd. public-private partnership (PPP)
sia per la possibilità di integrare le competenze del settore pubblico e del
settore privato sia in considerazione delle ridotte risorse finanziarie a
disposizione delle stazioni appaltanti.
In
particolare, si evidenziano l’introduzione nel sistema dei contratti pubblici
del contratto di locazione finanziaria (o leasing finanziario), inserito
nel d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 all’art. 160-bis, dall’art. 2, comma 1, lett.
pp), d.lgs. 31 luglio 2007, n. 113 e, più recentemente, la previsione del
contratto di disponibilità, introdotto nel Codice all’art. 160-ter dall’art.
44, d.l. 24 gennaio 2012, n. 1, come modificato dalla l. 24 marzo 2012, n. 27
e, successivamente, dal d.l. 22 giugno 2012, n. 83, convertito dalla l. 7 agosto
2012, n. 134.
L’attuale
assetto normativo prevede, dunque, una serie di strumenti di partenariato
pubblico-privato (cfr. art. 3, comma 15-ter del Codice), che vanno dai
contratti di concessione finanziati sia in corporate financing sia in project
financing, al contratto di disponibilità e al leasing. Con riferimento
alle opere con tariffazione a carico dell’amministrazione, che rappresentano il
principale ambito di riferimento di questo documento, i primi due sono
riconducibili al modello internazionale DBFO (design, build, finance and
operate); il terzo al modello BLT (build, lease and transfert).
Indipendentemente dal modello finanziario sottostante, ai fini della
riconduzione dell’operazione nell’alveo del PPP, occorre strutturare il
contratto in modo tale che i rischi siano allocati alla parte che è meglio in
grado di controllarli.
L’applicazione
di questi strumenti contrattuali ha posto dubbi di carattere interpretativo
connessi, soprattutto, ad aspetti delicati del disegno di gara, quali, ad
esempio, la tipologia di soggetti ammessi alle procedure competitive, la
ripartizione dei rischi tra pubblico e privato, la corretta strutturazione
delle operazioni dal punto di vista tecnico ed economico-finanziario.
Il
documento dell’AVCP fornisce alle stazioni appaltanti indicazioni operative sui
principali aspetti dell’iter di affidamento.
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